Al via il 26 luglio la Social Week, una settimana per under 35 alla scoperta del territorio di Bergamo e della sua cultura. Non solo. Quest’anno la proposta estiva delle Acli di Bergamo in collaborazione con l’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro vedrà la partecipazione delle Acli bresciane: l’iniziativa per i giovani si colloca all’interno di Towards 2023, il percorso avviato nello scorso gennaio dalle due associazioni in vista dell’evento di Bergamo e Brescia Capitali della Cultura 2023.
«La struttura di quest’anno – dichiara Stefano Remuzzi, responsabile e ideatore del progetto – sarà molto simile a quella dell’anno precedente. Due saranno le modalità possibili per partecipare alla settimana: da lunedì 26 luglio a giovedì 29 luglio il focus sarà maggiormente sulle attività lavorative del territorio. Dalla Val Gandino, terra che ha fatto del territorio bergamasco una delle realtà più produttive d’Italia, ad una giornata di laboratori artistici presso la Gamec, fino ad un tardo pomeriggio dedicato alle marginalità della città di Bergamo. Concludendo con una giornata per riflettere insieme presso la chiesa della Resurrezione al Pitturello di Torre de’ Roveri. Durante il weekend, da venerdì 30 a domenica 1°agosto, ci sarà la novità di questa edizione: i giovani che aderiranno alla proposta a Bergamo e a Brescia si incontreranno sul confine delle due province per vivere tre giorni insieme tra lago d’Iseo, Valle Camonica e Val di Scalve. Trekking, lago e conoscenza di realtà montane saranno gli ingredienti principali del fine settimana. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di stimolare i giovani ad una maggiore conoscenza delle risorse del territorio in un mix di volontariato, attività e testimonianze, cercando di creare una sinergia – non retorica e fresca - tra Bergamo e Brescia in vista del 2023».
Essere riconoscenti delle proprie radici e della ricca storia che ci fa essere quello che siamo; scegliere il proprio territorio ed essere capaci di competere con tutto il mondo; Etica, estetica, ingegno, connessioni e collaborazioni; attenzione allo sviluppo e non solo alla crescita; integrare la produzione con il rispetto ambientale, il consumo delle risorse, economia circolare… lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale, valore aggiunto generato, crescita, relazione e passione.
Il lavoro e la cultura della sostenibilità che tiene sistemicamente presente la soddisfazione di:
cliente, fornitore, concorrente, ambiente, comunità locale, territorio, le community tematiche, il mondo della ricerca, i media, istituti bancari, azionisti, i lavoratori dell’impresa, la classe dirigente, le società del gruppo.
Grazie TORRI LANA 1885, Filippo Servalli, Persico Spa e Fattoria Felicità
DAY 2 / CULTURA È FRAGILITÀ
La strada non è mai una scelta. Imparare a discernere richiede uno sforzo: privare le proprie convinzioni di quelle caratteristiche che ormai le rendono stereotipate. La strada è il luogo in cui si arriva dopo un percorso di scivolamento verso il basso; le sabbie mobili in cui ricostruire un'identità perduta, svilita, rifiutata. Perché tutti abbiamo il diritto di appartenere a qualcosa.
La strada è un contesto fagocitante, in cui la marginalità assume le forme più variegate. Perché in strada ci può finire chiunque. Ci sono realtà capaci di sospendere il giudizio, tentando un incontro e costruendo, con fatica e lacrime, una possibilità di relazione con queste persone. Chiamandole per nome.
La cooperativa Arete Cooperativa Sociale di Torre Boldone si occupa di progettualità e reinserimento detenuti con misure di alternatività al carcere. Grazie a Rodolfo, Tina e Diop.
Al calar del sole, il Servizio ESODO - Patronato S. Vincenzo Bergamo e i suoi volontari operano presso la stazione di Bergamo per offrire cibo a chi non è in grado di soddisfare questo bisogno primario. Grazie a Fabio, e a tutta la rete che a Bergamo lavora per continuare a sostenere un difficile percorso di risalita.
DAY 3/ CULTURA È ARTE
DAY 4 / CULTURA È SPIRITUALITÀ
La spiritualità è il muoversi profondo di ciò che ci esercita nel cogliere la bellezza del vivere, ci insegna l’arte dell’essere uomini e donne di visione, ci apre a quell’eterno che si dispiega dentro alla storia e che per noi si fa esperienza e promessa di ciò che non finisce mai. Spiritualità è partire dai propri desideri riscoprendoci dentro la propria vocazione. Cosa devo fare della mia vita perché sia vita felice?
Grazie alla comunità Pitturello della Cooperativa sociale A.E.P.E.R. Bergamo con Giusi e don Emilio. Eremo di San Paolo con don Mario Monastero di San Paolo D’Argon,
Grazie Fileo - Centro studi e formazione con don Sergio e la sua squadra
SOCIAL WEEKEND/ CULTURA E' CAMMINO