Le ACLI provinciali avviano ACLI Rete Salute

ACLI BERGAMO APS aderisce ad ACLI Rete Salute, iniziativa promossa da ACLI LOMBARDIA APS dedicata a supportare i cittadini nell’accesso tempestivo alle prestazioni sanitarie prescritte a garanzia del diritto fondamentale alla salute. Un’azione sociale che prevede l’attivazione di cinque sportelli in cinque territori: Alzano Lombardo, Bariano, Basso Sebino, Nembro e Villa D’Almè.

 

Stiamo smantellando la sanità pubblica. C’è un articolo della nostra Costituzione, l’articolo 32, che prevede che la Repubblica tuteli la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisca cure gratuite agli indigenti. È un articolo che racconta una storia europea e italiana di welfare, che nasce nel primo Novecento e culmina nel secondo dopoguerra. La nostra Costituzione raccoglie anni di sperimentazioni e pensieri sui diritti sociali, nate nei paesi scandinavi e poi diffuse nel cuore dell’Europa. Eppure qui nell’opulenta Lombardia il continuo e sistematico scardinamento di fatto del Sistema sanitario nazionale sta rendendo oggettivamente difficile l’accesso alle cure, soprattutto ai più svantaggiati. Nella Regione dell’eccellenza abbiamo ridotto i presidi territoriali, gli ambulatori e i consultori, caricato di assistiti i medici di base, diminuito i posti letto per la terapia intensiva. Si è gestita la sanità come fosse un’impresa come tutte le altre e dunque sottoposta alla legge dei costi e dei benefici: se un investimento non rende nei tempi e nei modi del capitale, non si fa. Dalla metà degli anni Novanta a oggi, i posti-letto pubblici della nostra Regione sono stati dimezzati, mentre quelli privati aumentavano in proporzione. Le strutture di ricovero pubbliche e private ormai si equivalgono per numero».

 

ACLI Rete salute è un progetto regionale che si propone sia di intervenire su un bisogno, un’urgenza delle persone, sia di lavorare, in accordo con altre esperienze, sul tema dell’esigibilità dei diritti, garantendo a tutti la possibilità di accesso a dispositivi di cura, assistenza, politica attiva. La postura con cui ci poniamo di fronte ai cittadini che ci chiedono sostegno è quella di chi sta a fianco e accompagna, valorizzando le proprie sensibilità e competenze, chi attraversa momenti e situazioni di fragilità. Gli ambiti di intervento sono naturalmente molteplici e il coinvolgimento dei nostri volontari è la cifra preziosa che permette al progetto di funzionare; in tal senso, l’impegno delle ACLI, oltre a intervenire su un problema in modo puntuale, promuove la necessità di un ritorno alla centralità della sanità pubblica, più volte annunciata ma non ancora realizzata, insieme all’esigenza di un sistema di prenotazione unico a livello regionale, fino alla trasformazione dell’attuale offerta in termini più comunitari e di prossimità e non più ospedalocentrici. Un’ultima nota riguarda il logo del progetto che racchiude nell’esagono delle nostre ACLI l’immagine di uno degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile, quelle legato a “salute e benessere”, proprio a significare come la nostra iniziativa vada letta dentro un orizzonte più largo, dentro il desiderio di migliorare la qualità di vita delle comunità.

 

Il processo mediante il quale arriviamo oggi a presentare ACLI Rete Salute nasce a gennaio e ha previsto in primo luogo l’individuazione di 5 sportelli “campione” dislocati sul territorio della provincia in grado di poter garantire un servizio adeguato, in secondo luogo la visita e l’incontro con i tre direttori generali delle ASST per un colloquio informativo a cui erano presenti anche i direttori sanitari e i RUA (Responsabile Unico liste d’Attesa), in seguito la Costituzione di una cabina di regia rappresentativa dei Circoli coinvolti, la ricerca di volontari, la partecipazione al corso di formazione organizzato da ACLI Lombardia e l’attivazione di una prima fase di sperimentazione. Ora siamo pronti a partire anche grazie alle sperimentazioni sul territorio che hanno mostrato risultati ottimi.


Il Sistema Sanitario Nazionale garantisce l’assistenza sanitaria gestendo la richiesta di cure con una procedura basata sulla valutazione clinica, di necessità, priorità e urgenza, stabilita dal medico prescrittore in ricetta indicando il codice di priorità che individua il tempo massimo per l’erogazione della prestazione Da qui in poi si attua il procedimento nei nostri sportelli in 5 passi: la lettura della ricetta, la narrazione del ricorrente con il CUP, l’inquadramento degli inadempimenti, la sottoscrizione della liberatoria per la privacy ed infine la preparazione delle richieste da mandare al direttore generale ASST e all’URP.

I volontari degli sportelli Acli Rete Salute

Sebbene le Acli non siano solo i suoi servizi, anche attraverso essi si manifesta lo stile di essere sale nella comunità. I volontari sono ancora la forza di questa presenza con lo stile che caratterizza il fare associativo e cioè l’accoglienza, l’ascolto, la condivisione, la competenza e lo stimolo a trovare una soluzione. Anche in quest’occasione i volontari giocano un ruolo importante nell’essere a fianco delle persone: una risorsa importante che dà un deciso contributo ai servizi. 

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