Tra i membri del Consiglio anche Roberto Cesa e Noemi Cucinotta
Un nuovo sportello è stato inaugurato ieri mattina ad Almenno San Salvatore da Acli e Caritas parrocchiale. Un spazio di condivisione e di ascolto a servizio di chi ha bisogno di un aiuto è a disposizione in un locale della parrocchia con ingresso dal sagrato.
“Questa proposta nasce da una paziente azione di riconoscimento e valorizzazione di reti formali e non che caratterizzano la nostra Comunità e la sua storia – ha esordito Lucia Gotti, vicepresidente Acli Almenno -. Vuole sviluppare con pazienza quella sinergia tra volontariato, associazioni, istituzioni che la pandemia ha indebolito ma senza le quali non si costruiscono comunità attente e solidali. Sarà un luogo di ascolto, di accompagnamento anche nella vita quotidiana di persone, famiglie, soprattutto quelle che vivono fragilità, di orientamento al lavoro. Il tutto in una logica di costruzione di un vicinato amichevole, di una comunità inclusiva”.
Nel corso dell’incontro nella sala Don Bosco dell’oratorio, prima de l taglio del nastro, è intervenuto anche don Roberto Trussardi, direttore della Caritas Diocesana. “Il primo grande segno di carità è dimostrato dalla volontà del “fare insieme” che questo progetto manifesta – ha precisato -. Progetto che ha ad oggetto le povertà ma come metodo il costruire insieme tra Caritas, Acli e comunità parrocchiale. In questo senso può essere davvero la sperimentazione di un modello. La prima e vera povertà di oggi è quella relazionale, difficile da intuire e da capire perché spesso nascosta nella solitudine. Poi c’è la povertà educativa, la cultura dell’accoglienza oggi chiamata al grande sforzo dei profughi di guerra, e infine c’è la povertà spirituale che possiamo invertire facendo spazio a nuove energie, ad attenzioni verso il prossimo e al recupero di relazioni di prossimità”.
Presenti all’inaugurazione anche rappresentati dell'azienda Territoriale Valle Imagna e dell'ambito Valle Imagna - Villa D'Alme, oltre a Daniele Rocchetti, presidente delle Acli. “Ci accorgiamo non da oggi di essere in una cultura che manifesta con evidenza l’insofferenza verso il povero e verso chi cerca di dare risposte, manifestando la fragilità dei legami sociali che caratterizzano la cultura moderna – ha sottolineato Rocchetti -. Siamo chiamati invece a scorgere l’altro che resiste, che ci mette passione, che costruisce legami di fiducia, che investe in prossimità, in nuova socialità”.
Sul sagrato si è tenuta la benedizione alla presenza delle associazioni coinvolte e del sindaco di Almenno San Salvatore Michele Sarchielli. “Lo sportello come nuovo slancio, nuovo respiro alla dimensione della carità che deve coinvolgere i cristiani e la Comunità di Almenno – ha affermato il parroco don Mario Rosa -. Manifestiamo così da cristiani il nostro desiderio di vicinanza ai fragili, a coloro che sono investiti da nuove e vecchi povertà materiali e spirituali, a chi viene da fuori, dai mondi colpiti da grandi tragedie”.