RICORDARE 80 ANNI
di Marco Manera
La storia delle Acli nazionali è parte dell’Italia liberata dopo il 25 aprile 1945. Tuttavia, il movimento aclista, ebbe la singolare eccezione di nascere sul finire del periodo bellico. E’ dell’agosto 1944 la fondazione a Roma con la presidenza di Achille Grandi.
La costante promozione della libertà in campo sociale e lavorativo per la conquista dei diritti troverà nelle diverse espressioni politiche la via maestra per la stesura della Carta costituzionale dal 1946.
A Lovere il circolo Acli arrivò nel 1949 quale collegamento fra il movimento operaio ed il cattolicesimo; il vicino stabilimento, uno stimolo importante per il suo inizio.
Se la C di cristiani rimanda ad uno stile non secondario, la L di lavoratori ne affianca un altro altrettanto significativo: fedeltà alla chiesa, al lavoro ed alla democrazia sono i tre pilastri dell’associazione.
La storia è stata anche un cammino tortuoso, non privo di ostacoli: l’avvio col sindacato unitario nell’immediato dopoguerra, la fine del collateralismo DC - ACLI nel 1968 - 69, la svolta a sinistra dei primi anni ‘70, le tensioni con Paolo VI°, le successive distensioni con Giovanni Paolo II° sono alcuni esempi del percorso intrapreso.
In un mondo oggi scosso da imprevedibili scenari, in assenza di sicure coordinate geopolitiche, le Acli hanno il dovere di portare un messaggio solidale e pacifico a coloro che ne fanno parte ed a quanti guardano al medesimo orizzonte di ideali.
Il circolo di Lovere, attento alle dinamiche del territorio, desidera offrire risposte alle necessità della comunità civile: abbiamo bisogno della collaborazione di ciascuno per meglio intercettarle nel tessuto sociale.
Grazie a Giambattista Negrinotti, già presidente del circolo, che ha saputo avvicinare persone nuove le cui sensibilità e competenze continueranno ad arricchire questa bella storia.