Le scarse competenze dei lavoratori italiani
da il Post
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha fatto un’indagine sulle competenze di base degli adulti tra i 16 e i 65 anni, come la capacità di comprensione del testo, di fare calcoli anche semplici e di risolvere problemi in varie situazioni: è un’indagine paragonabile a quella che viene condotta sugli studenti delle scuole ogni anno, anche se questa ha avuto finora una frequenza decennale. Il risultato mostra una situazione molto negativa per gli adulti residenti in Italia, che hanno dimostrato abilità mediamente inferiori rispetto agli altri paesi avanzati: tra i 31 presi in considerazione l’Italia è sempre nelle ultime posizioni.
Sono dati che segnalano problemi nell’istruzione e nello scarso livello della formazione in azienda. Rispetto all’ultima edizione, che venne pubblicata nel 2013, le cose sono peggiorate: sebbene in media i risultati siano invariati, le competenze si sono ridotte ancora per chi ne aveva già poche e sono invece aumentate per chi le aveva, allargando le disuguaglianze. Questo ha profonde conseguenze sul mercato del lavoro, dove sempre più persone sono relegate in ruoli pagati poco, in un contesto in cui peraltro le aziende dicono di non riuscire a reperire personale più specializzato e qualificato.