La nuova base militare imposta dal governo a Pisa

Mercoledì 13 aprile

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Post

 

 

 

 

 

 

 

 

Dalle stradine che circondano il vecchio centro radar di Coltano, a sud di Pisa, si vedono i campi estesi per chilometri. Il “radar”, come lo chiamano le persone del posto, è un edificio nel mezzo della campagna, circondato da una recinzione e dal filo spinato. Due grossi blocchi di cemento bloccano il passaggio delle auto fino al cancello di entrata. Alcuni cartelli sbiaditi invitano a fare attenzione: “Attention, military installation”. Il centro radar era un’area militare e quasi sicuramente tornerà a esserlo.

 

Con un decreto pubblicato il 23 marzo in Gazzetta Ufficiale, il governo guidato da Mario Draghi ha deciso di costruire qui, in una zona protetta all’interno del parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, il quartier generale del gruppo interventi speciali (GIS), del reggimento carabinieri paracadutisti Tuscania e del nucleo cinofili dell’Arma. Il decreto non era stato annunciato né dal ministero della Difesa, né dal governo: di fatto la nuova base militare è stata imposta e non sembrano esserci possibilità di ripensamenti o modifiche al progetto.

 

L’attuale area recintata è grande 54mila metri quadrati e al suo interno sono rimasti alcuni edifici abbandonati dove fino a due decenni fa lavoravano i militari statunitensi della vicina Camp Darby, una base italiana sotto la responsabilità dell’esercito italiano, dove però operano unità militari statunitensi. Secondo i piani del ministero, l’area militare dismessa nei campi di Coltano si allargherà fino a 730mila metri quadrati, oltre dieci volte tanto rispetto a oggi.

 

È stata individuata presumibilmente in quanto si può considerare un’area militare abbandonata, quindi da riqualificare, e per la vicinanza all’aeroporto militare di Pisa, ma finora nessun esponente del governo è intervenuto per chiarire le ragioni di questa scelta.

 

Verranno costruiti i comandi dei reggimenti, due poligoni di tiro, edifici per l’addestramento del personale militare, magazzini e uffici, un laboratorio, autolavaggi, una palestra e una mensa, 18 villette a schiera, una pista di atterraggio per gli elicotteri.

 

Il governo ha scavalcato le consuete procedure previste per autorizzare un progetto di questo tipo attraverso il ricorso a un decreto approvato a fine maggio 2021 nell’ambito del PNRR, il piano nazionale di ripresa e resilienza. Il decreto era stato approvato per accelerare alcuni progetti particolarmente complessi, solitamente già condivisi dagli enti locali e presentati agli abitanti. Le decisioni sull’area di Coltano invece sono state prese senza preavviso: quando la notizia è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, in pochi a Pisa avevano visto il progetto della nuova base militare.

 

 

 

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