Emiliano Manfredonia è stato rieletto Presidente nazionale delle ACLI dal Consiglio Nazionale dell'associazione, riunitosi sabato 14 dicembre a Roma. Manfredonia, classe 1975, originario di Pisa, ha ottenuto una larga maggioranza di voti da parte dei membri del Consiglio nazionale.
"È per me un onore e una grande responsabilità ricoprire nuovamente questo ruolo. Mi impegnerò a essere al servizio di tutta l’Associazione, ascoltando e proponendo idee affinché le ACLI crescano nella consapevolezza del ruolo che possono avere nella società e nella Chiesa”, ha affermato Manfredonia, alla guida delle ACLI dal 2021. “Questo impegno è un dono prezioso, che abbiamo il dovere di condividere. Vorrei esprimere la mia gratitudine per la straordinaria cura con cui ciascuno di voi opera nei territori: non esistono parole sufficienti per descriverla. La nostra Associazione possiede una ricchezza unica, un equilibrio delicato e fragile, che talvolta rischia di spezzarsi, ma che proprio per questo ci spinge a progredire con determinazione. Nei nostri primi 80 anni abbiamo realizzato molto, ma è essenziale volgere lo sguardo al futuro. Le ACLI sono un’associazione viva e vitale, un luogo fatto di persone capaci di cambiare la storia”.
Durante il Consiglio è stata votata anche la nuova presidenza nazionale delle Acli, scelta dal Presidente e composta da: Raffaella Dispenza Vicepresidente Nazionale Vicaria, con deleghe Pensiero e Politica e Aree Urbane, Pierangelo Milesi Vicepresidente Nazionale, con deleghe Rete Territoriale E Pace, Italo Sandrini Vicepresidente Nazionale con delega Innovazione Sociale, Agata Aiello con Delega all’inclusione Sociale, Paolo Ricotti con delega Al Patronato; Damiano Lembo, Presidente Nazionale Us Acli con delega Amministrativa, Mariangela Perito, Responsabile Nazionale Coordinamento Donne con delega Progetto Policoro e delega Alla Giustizia Riparativa, Simone Romagnoli, Coordinatore Nazionale Giovani Delle Acli con deleghe Servizio Civile e ai Rapporti Unione.
La rielezione di Manfredonia rappresenta un segnale forte di continuità e rinnovamento per l'Associazione, che affronterà i prossimi quattro anni con il proposito di rimanere un presidio di speranza e cambiamento per il Paese.