Lunedì 21 ottobre in occasione della seconda convocazione del Consiglio Provinciale è stata eletta la nuova presidenza delle Acli di Bergamo con le rispettive deleghe:
Acquaroli Dario con delega all’abitare;
Bergamini Maurizio, presidente di Acli Service Bergamo e Patronato Acli Bergamo;
Cucinotta Noemi con delega al lavoro;
Di Gaetano Valeria con delega alla formazione;
Romana Gusmini con delega al welfare;
Corrado Maffioletti con delega allo sviluppo associativo e all’animazione di comunità;
Daniela Noris con delega alla vita cristiana e alla spiritualità;
Loredana Poli con delega alla politica;
don Cristiano Re, assistente spirituale e membro invitato permanente.
«La Presidenza che servirà la comunità delle Acli di Bergamo nei prossimi quattro anni credo sia un perfetto mix tra freschezza ed esperienza, rappresentativa dei diversi mondi che fanno parte e a cui l’associazione si rivolge, equilibrata inoltre sul piano del genere - afferma Roberto Cesa, presidente delle Acli di Bergamo -. Tuttavia, è stata costruita senza guardare nemmeno per un istante al “manuale Cencelli”: le persone che ne fanno parte brillano per intraprendenza, coerenza e capacità di innovazione sociale».
Abitare.
«Come associazione non ci possiamo esimere dall'esercitare una vigilanza e un'attivazione attorno alle situazioni di fragilità abitativa più difficili – esordisce Dario Acquaroli -. Mentre più di una casa su quattro in Bergamasca risulta sfitta, i provvedimenti di sfratto sono raddoppiati rispetto all’anno precedente e le situazioni di morosità incolpevole non si contano. Per moltissimi tutto questo non è più sostenibile: Bergamo è quinta in Italia per prezzo di stanze singole con una media di 488 euro mensili. Le Acli vogliono rispondere a questa emergenza sociale schierandosi politicamente a favore del diritto all'abitare e stringendo quanto prima un'alleanza con le realtà che ascoltano questo problema, tra cui le amministrazioni locali e i sindacati inquilini. In questo senso servirà rilanciare la cooperazione edilizia aclista e rispondere concretamente ai bisogni abitativi dei giovani studenti e lavoratori, sia sull’affitto che nell’acquisto della prima casa».
Welfare.
«Sento mie queste due priorità – continua Romana Gusmini -: continuare nella valorizzazione dei territori tramite l’apertura di sportelli sociali, vicini al cittadino in particolare alle fasce deboli e incrementare il lavoro iniziato nel tavolo di ricerca chiamato “Welfare che cambia” individuando anche figure significative e preparate che ci aiutino a dare risposte concrete ai nuovi bisogni dei cittadini».
Animazione di comunità.
«Ringrazio innanzitutto per la fiducia accordata - afferma Corrado Maffioletti -. Intendo proseguire nel consolidamento della mia area di competenza. Concepisco lo Sviluppo Associativo come una delega necessariamente collettiva in termini organizzativi e territoriali.
Sono fortemente convinto che l’animazione di comunità debba essere promossa e sviluppata come stile associativo dei prossimi anni».
Formazione.
«Mi è stato chiesto di far parte della nuova presidenza dell'associazione assumendo la delega alla formazione – dichiara Valeria Di Gaetano -. Penso che per le ACLI sia importante porre un'attenzione politica ai percorsi formativi di socie e soci, perché questi hanno a che fare con i valori fondamentali che vogliamo trasmettere a chi "fa le ACLI" a tutti i livelli. Tra questi, c'è quell'attenzione alla persona e quell'accoglienza che vogliamo che chiunque si rivolga alle ACLI possa percepire».
Spiritualità.
«Dentro la scuola e per il ruolo che ricopro nell’Ufficio di Curia mi sono sempre confrontata sul modo di essere oggi testimoni di vita cristiana e su cosa significhi vivere il Vangelo – esordisce Daniela Noris -. Spero di poter portare un contributo al coordinamento e al gruppo di presidenza condividendo le esperienze e offrendo il mio sguardo in un settore per il quale provo uno spiccato interesse e verso il quale nutro una particolare sensibilità. L’auspicio è quello di un arricchimento anche per la mia persona attraverso il movimento delle ACLI provinciali. Ringrazio Roberto Cesa per avermi proposto questo incarico che per me rappresenta una nuova occasione per mettermi in gioco in un’ottica di comunità».
Lavoro.
«Dal settembre 2022 faccio parte dello staff delle ACLI provinciali di Bergamo, dove mi occupo di Lavoro e Welfare - afferma Noemi Cucinotta -. Lavoro per promuovere l’inclusione sociale e lavorativa, dedicandomi al coordinamento degli Sportelli Lavoro, allo sviluppo della rete di partner e alla gestione dei progetti promossi dall’Associazione a sostegno dell’occupazione femminile, giovanile e persone immigrate. In continuità con quanto realizzato negli ultimi anni, le prospettive per il futuro si orientano verso una sempre più stretta collaborazione con la cooperazione sociale e l’integrazione dei servizi ACLI, con particolare attenzione al settore del lavoro domestico».