Venerdì 4 dicembre

Verbo della settimana: SPERARE

VENERdì 4 DICEMBRE

Is 29,17-19

«Certo, ancora un po'
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.
Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro;
liberati dall'oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo d'Israele.

 

Mt 9, 27-31

In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

 

 

 

 

 

COMMENTO DI DON GIOVANNI NICOLINI

 

Questo male terribile che lascia le persone nell’oscurità; e quindi anche la luce, il miracolo, il regalo, che viene chiesto al Signore di fronte a questo male, è di grandezza enorme. Non coinvolge solamente la vista delle cose esterne, ma quando, come per questi uomini, la cecità è presente e magari pressante fin dalla nascita, essa accompagna ogni aspetto della vita. Queste sono persone che non hanno mai avuto il dono e la gioia di vedere. Questo, anche dal punto di vista della fede, è di straordinaria importanza. Noi tutti che eravamo, rispetto alla fede, dei ciechi, siamo stati portati alla luce; e ancora certamente ci vediamo molto poco. La salvezza di Dio è intrecciata con questo dono della luce: e anche noi in questo momento, per tanti motivi della nostra vita, tante cose non le vediamo. Il miracolo allora è di assoluta attualità, non solo per chi è cieco per un’infermità, ma per tutti. Anche noi oggi siamo partecipi di questo bisogno di luce, di questa richiesta a Gesù, e anche della luce che viene promessa e attuata da lui.

PAROLE DI CANTAUTORE

Sam Cooke - A change is gonna come

I was born by the river
in a little tent, and o
just like that river
I’ve been running ever since

It’s been a long long time coming, but I know
a change is gonna come, oh yes it will

It’s been too hard living
but I’m afraid to die
‘cause I don’t know what’s up there
beyond the sky

It’s been a long time coming, but I know
a change is gonna come, oh yes it will

I go to the movie and I go downtown
somebody keep tellin me
don’t hang around

It’s been a long time coming, but I know
a change is gonna come, oh yes it will

Then I go to my brother
and I say brother help me please
but he wind up knocking me
back down on my knees

There have been times that I thought
I couldn’t last for long
but now I think I’m able to carry on

It’s been a long time, but I know
a change is gonna come, oh yes it will.

Sono nato sul fiume in una piccola tenda
oh, proprio quel fiume che da allora sto percorrendo
ed è passato tanto di quel tempo
ma so che ci sarà un cambiamento, sì che ci sarà

La vita è stata durissima
ma ho paura di morire
perché non so che c’è lassù oltre il cielo

Ed è passato tanto, tanto di quel tempo
ma so che ci sarà un cambiamento, sì che ci sarà

Vado al cinema e qualche volta in centro,
qualcuno mi dice di non stare a gironzolare

Ed è passato tanto, tanto di quel tempo
ma so che ci sarà un cambiamento, sì che ci sarà

Poi vado da mio fratello
e gli dico: Fratello, aiutami, ti prego
ma lui finisce soltanto
per mettermi ancor più in ginocchio

In alcuni momenti ho pensato
che non ce l’avrei fatta a lungo
ma ora penso di poter resistere
ed è passato tanto, ma tanto di quel tempo
ma so che ci sarà un cambiamento, sì che ci sarà

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